Progetti mini-idro
La Provincia autonoma ha promosso una politica per favorire il maggiore coinvolgimento dei Comuni nella valorizzazione delle risorse energetiche da fonte rinnovabile ovvero di sviluppo di piccole centrali idroelettriche (meglio conosciute come mini-idro) anche al fine di assicurare ai Comuni entrate stabili e per periodi lunghi da destinare alla promozione ed allo sviluppo delle comunità locali. Cassa del Trentino (“CdT”) fornisce quindi il supporto alla Provincia ai sensi della Deliberazione della Giunta provinciale n. 520/2014 per la valutazione economica di tali iniziative.
L’art. 16 della Legge Provinciale n. 36/1993, al comma 3 bis 1, prevede la possibilità per la Provincia autonoma di Trento di anticipare trasferimenti ai Comuni a valere sulle risorse spettanti agli stessi ai sensi della normativa in materia di finanza locale per finanziare progetti di investimento aventi un accertato grado di redditività e di ritorno economico. Con DGP n. 520 del 4 aprile 2014 sono state definite le modalità attuative, i requisiti dei progetti ammissibili, nonché i tempi e le modalità di recupero dei trasferimenti assegnati, tenuto conto dei profili di ritorno economico dei progetti. In via di prima applicazione, possono presentare domanda di anticipazione i Comuni che intendano realizzare impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per un valore dell’investimento non inferiore a 150.000,00 euro.
Le domanda sono valutate dal Servizio delle Autonomie Locali che si avvale dell’assistenza, per le analisi economico finanziarie, di CdT ai sensi dell’art. 9 bis della Convenzione tra PAT e CdT approvata con deliberazione della Giunta provinciale n. 78/2013.
Delibera Giunta Provinciale n.520-2014 (pdf - 22,75 kB)
Allegato (pdf - 73,45 kB)